La condizione studentesca e le trasformazioni dell’Università

Il filo conduttore: soggettività studentesche e trasformazione del sistema accademico italiano.

L’ipotesi generale è che dal processo di Bologna in poi (3+2) le modalità di “produzione della soggettività” studentesca siano notevolmente cambiate: in Italia, al tempo della globalizzazione capitalistica, gli studenti sono molto diversi dai colleghi formatisi negli anni ’60 e ’70; ed anche rispetto agli studenti universitari formatisi nei primi anni del ‘2000 le differenze sono significative. Tutto è cambiato nel periodo in considerazione, non solo gli studenti, ma anche il corpo docente e l’organizzazione complessiva. Alcuni tratti permangono, mutatis mutandis, soprattutto relativamente ai meccanismi di riproduzione del ceto accademico; ma anche questi avvengono in un contesto modificato, con nuove regole che ridefiniscono la mission dell’università e ne configurano l’attuale situazione, nella quale, il consenso è quasi unanime, la dequalificazione dei percorsi formativi e la banalizzazione dei saperi è una pratica costante.

L’ambito dell’inchiesta è questo contesto modificato e le regole – formali e informali – in esso vigenti. Del primo intendiamo disegnarne il “quadro” (per attori, ruoli, funzioni, attività, eccetera) e individuarne le strutture relazionali di fondo, quelle che tengono in piedi l’istituzione universitaria nel suo operare quotidiano. Delle seconde, delle regole, intendiamo cogliere il nesso ideologico e le funzioni sociali e produttive che favoriscono e istituzionalizzano; in altre parole, ci interessa capire la dimensione capitalistica delle recenti Riforme, sia sul versante teorico che su quello politico e giuridico.   

Gli obiettivi dell’inchiesta sono tre:

  • individuare le caratteristiche centrali delle attuali soggettività studentesche (e la loro composizione sociale);
  • descrivere l’attuale trasformazione del sistema accademico dal punto di vista degli attori, delle funzioni e delle attività;
  • favorire processi di (contro) soggetivazione tra gli studenti (e dove possibile tra il corpo docente strutturato e precario).

Questi tre obiettivi sono legati come parti di un unico lavoro in cui il momento conoscitivo non è separato da quello politico ma è veicolo di soggettivazione e partecipazione.

Il Metodo si articola a partire dagli obiettivi. Nel primo caso è quello della ricerca sociologica sul campo, di stampo qualitativo. Si tratta di intervistare studenti (e altri soggetti significativi del mondo universitario) sui vari aspetti del periodo formativo: studio, vita quotidiana, lavoro, “percezione” del proprio ruolo sociale, eccetera. In profondità, in modo focalizzato o informale, l’intervista è un modo per “vedere insieme” con gli interlocutori, è un mezzo per stabilire un rapporto tutt’altro che neutrale, ma intersoggettivo, di fiducia, potenzialmente fondato sulla reciprocità, sul comune coinvolgimento nella problematica che si affronta e discute.

Nel secondo caso il metodo è analitico. Si tratta di ricostruire le dimensioni principali del “sistema” accademico a partire dalle politiche da cui è investito e dall’impatto che queste hanno sugli studenti, sul corpo docente e sull’organizzazione complessiva relativamente alla struttura dei ruoli e dei meccanismi di riproduzione del potere accademico.

Il terzo obiettivo, favorire i processi di soggettivazione, partecipazione e cooperazione tra gli studenti è evidentemente l’obiettivo politico dell’inchiesta.

Per favorire il raggiungimento dei tre obiettivi sono previsti, a monte e in itinere al percorso d’inchiesta, alcuni laboratori di autoformazione incentrati sulla teoria, il metodo e le tecniche della conricerca; sulle tematiche inerenti il soggetto/oggetto d’inchiesta; sull’analisi della documentazione, dei dati e delle informazioni qualitative reperite durante il lavoro.    

I Livelli di analisi sono quattro: la soggettività studentesca; la composizione sociale degli studenti, docenti e altro personale universitario; l’organizzazione universitaria; il governo e il potere accademico.